“SINNER RUBA LA SCENA A LAS SABINAS? LA SOAP PIÙ ATTESA È SPARITA!” – SPOILER DRAMMATICO PER IL PARADISO DELLE SIGNORE

“SINNER RUBA LA SCENA A LAS SABINAS? LA SOAP PIÙ ATTESA È SPARITA!” – SPOILER DRAMMATICO PER IL PARADISO DELLE SIGNORE

Mentre Il Paradiso delle Signore si è momentaneamente congedato dai telespettatori con il suo consueto finale di stagione, il palinsesto Rai avrebbe dovuto regalare al pubblico un nuovo gioiello del pomeriggio: Ritorno alla Sabinas, una soap opera spagnola intensa e raffinata, pronta a raccogliere l’eredità lasciata dalla fiction italiana più amata. Ma ciò che doveva essere un passaggio di testimone lineare e promettente si è invece trasformato in un vero e proprio mistero televisivo, gettando lo spettatore nella più totale confusione.

Inizialmente pubblicizzata con grande enfasi e promesse, Ritorno alla Sabinas avrebbe dovuto debuttare subito dopo la conclusione di Il Paradiso delle Signore, riempiendo il vuoto narrativo con una nuova epopea familiare ricca di passioni, segreti e drammi. Le protagoniste Gracia e Paloma Molina, interpretate magistralmente da Olivia Molina e Andrés Velencoso, erano pronte a catturare i cuori del pubblico italiano con la loro storia di ritorni, riconciliazioni e rancori sepolti. Ma il sogno si è infranto rapidamente.

Una sequela di rinvii, comunicazioni contraddittorie e palinsesti disordinati ha trasformato Ritorno alla Sabinas in un caso mediatico. La soap non è mai partita davvero: prima annunciata, poi rimandata, poi annunciata di nuovo, ma senza mai vedere una vera e propria messa in onda lineare. Il caos ha raggiunto l’apice quando, su RaiPlay, è comparso il secondo episodio, senza che il primo fosse mai stato trasmesso ufficialmente. Una confusione totale che ha lasciato gli spettatori sgomenti, arrabbiati e profondamente delusi.

Nel frattempo, sui social si è scatenata la rivolta. Commenti indignati su Facebook, Twitter e Telegram: “Ci prendono in giro!”, “La aspettavamo da settimane!” e “Era tutto pronto, e poi il nulla!” sono solo alcune delle reazioni più frequenti. Per molti, vedere la versione doppiata in italiano rappresentava un’esperienza nuova, diversa da quella già offerta da Disney Plus. Il doppiaggio, il ritmo adattato al pubblico nostrano, e l’atmosfera familiare della TV generalista avevano acceso le aspettative. Ma tutto è stato frustrato da una gestione disastrosa.

La situazione è ulteriormente precipitata con l’11 maggio 2025, data storica in cui il mondo ha detto addio a Papa Francesco. Un evento straordinario che ha colpito duramente la programmazione Rai: palinsesti stravolti, speciali e notiziari straordinari hanno preso il sopravvento, rendendo ogni previsione instabile. E se da un lato è comprensibile che un avvenimento di tale portata abbia avuto priorità, dall’altro i telespettatori si sono sentiti messi da parte, come se Ritorno alla Sabinas fosse solo un riempitivo sacrificabile.

In questo clima di incertezza, una nuova presenza si è fatta largo con forza e determinazione: Jannik Sinner. Il giovane tennista italiano è salito in campo agli Internazionali di Roma proprio nelle giornate in cui la soap avrebbe dovuto fare il suo debutto ufficiale. E così, mentre la Sabinas rimaneva in panchina, Sinner conquistava il cuore degli italiani con le sue volée e i suoi rovesci. Un cambio di scena drastico, ma efficace: il tennis ha occupato il palinsesto e rubato la scena, trasformando lo sport in protagonista del pomeriggio televisivo.

Un colpo al cuore per chi, dopo la chiusura de Il Paradiso delle Signore, cercava una nuova storia a cui aggrapparsi. Eppure, qualcosa non torna. Perché non rinviare con chiarezza e comunicazione trasparente? Perché non proteggere un prodotto di qualità già pronto, confezionato con cura, capace di competere con le migliori fiction europee? Il pubblico si sente tradito, e il sospetto cresce: si tratta solo di cattiva gestione, o dietro c’è una strategia più oscura?

La risposta resta sospesa, ma intanto la fiducia nei confronti di Rai si affievolisce. Il pericolo è reale: trasmettere Ritorno alla Sabinas in modo discontinuo o mal programmato potrebbe far crollare gli ascolti sin dal primo giorno, danneggiando un progetto che meritava molto di più. Perché questa soap non è una qualunque. È un’opera completa, compatta, costruita con precisione: 70 episodi senza seconde stagioni, con un finale già scritto. Un racconto coeso, che punta tutto sul sentimento, sulle radici, sull’autenticità.

Una strategia persa nel vento o un’occasione già sprecata? Per ora, nessuno lo sa. Quello che è certo è che Ritorno alla Sabinas avrebbe potuto unire generazioni, emozionare, far riflettere. Ma è rimasta intrappolata nel limbo di una Rai troppo disorganizzata o troppo impegnata altrove.

E mentre la tv generalista brancola nel buio, le emozioni le regala il campo da tennis. Con Sinner sotto i riflettori, l’Italia torna a sognare in diretta, dimenticando — almeno per un attimo — la soap che non arriva mai. Ma anche qui il tempo stringe: se Ritorno alla Sabinas non trova subito il suo spazio, rischia di svanire nel nulla. E con essa, la fiducia di un pubblico che chiede solo una cosa: essere rispettato.

Perché, alla fine, la vera domanda è una sola: la RAI saprà ancora ascoltare i suoi spettatori?

Mentre Il Paradiso delle Signore si è momentaneamente congedato dai telespettatori con il suo consueto finale di stagione, il palinsesto Rai avrebbe dovuto regalare al pubblico un nuovo gioiello del pomeriggio: Ritorno alla Sabinas, una soap opera spagnola intensa e raffinata, pronta a raccogliere l’eredità lasciata dalla fiction italiana più amata. Ma ciò che doveva…