Gülcemal – Anticipazioni: “Deve tenta la fuga e spara a Gülcemal… ma accade l’incredibile”

Gülcemal – Anticipazioni: “Deve tenta la fuga e spara a Gülcemal… ma accade l’incredibile”

Il silenzio della notte è spezzato dal respiro affannoso di Deve, chiusa nella stanza che ormai da giorni è diventata la sua prigione dorata. L’amore malato e ossessivo che Gülcemal prova per lei si fa ogni giorno più opprimente, e Deve sente che il tempo sta per scadere. Non può più vivere così: sorvegliata, controllata, privata della libertà e dei propri pensieri. Deve fuggire. Anche se per farlo, dovrà compiere l’irreparabile.

Gülcemal, nel frattempo, ignora il pericolo imminente. Convinto che Deve stia lentamente cedendo al suo amore, abbassa la guardia. Le porta cibo, le racconta la sua infanzia spezzata, si apre come mai aveva fatto con nessuno. Per la prima volta, appare vulnerabile. Ma Deve sa che dietro quelle parole si nasconde un uomo capace di tutto, persino di uccidere pur di non perderla.

Con l’aiuto di Vefa, il fidato giardiniere che la conosce fin da bambina, Deve riesce a ottenere una pistola. Non vuole usarla. Vuole solo spaventarlo, fuggire, scomparire per sempre. Ma tutto precipita in una notte carica di tensione.

Mentre Gülcemal dorme sul divano del salone, stremato da giorni di veglia, Deve scende silenziosa le scale. I suoi passi leggeri come il vento, il cuore che batte più forte di un tamburo. Nella mano stringe la pistola, la mente offuscata dal panico. È la sua unica occasione.

Ma Gülcemal si sveglia. I suoi occhi si aprono, come se avesse percepito il pericolo. Si alza di scatto. I loro sguardi si incrociano.

«Deve… cosa stai facendo?» sussurra, con una voce che tradisce delusione più che rabbia.

«Lasciami andare. Non voglio più essere tua prigioniera!»

«Non sei mia prigioniera. Sei… sei la mia vita!»

«Se mi ami davvero, allora lasciami andare.»

Un istante eterno. Poi Deve alza la pistola. Le mani le tremano. Il dito si contrae. Parte uno sparo.

Gülcemal si accascia al suolo.

Il tempo si ferma.

Deve resta immobile, paralizzata dallo shock. Le lacrime iniziano a scenderle sul viso. Non voleva farlo davvero. Voleva solo spaventarlo. Ma ora l’uomo che diceva di amarla è a terra, immobile, con una macchia di sangue che si allarga sulla camicia.

Chiama aiuto. Urla. Vefa accorre. Il panico invade la villa. Gülcemal viene trasportato d’urgenza in ospedale. Deve è interrogata dalla polizia, ma rilasciata poco dopo: si parla di legittima difesa, di sequestro di persona, di un gesto disperato.

Ma l’incredibile accade.

Gülcemal sopravvive.

Il proiettile ha sfiorato il polmone, ma non ha toccato organi vitali. Dopo ore in sala operatoria, si risveglia. E la sua prima parola è: “Deve”.

Tutti si aspettano vendetta. Tutti si aspettano un uomo furioso, accecato dal dolore. Ma Gülcemal sorprende tutti. Non denuncia Deve. Non la cerca. Non la maledice. Al contrario, la protegge. Dice alla polizia che si è trattato di un incidente. E poi… la lascia andare.

Deve, libera per la prima volta dopo mesi, non riesce a comprendere. Perché Gülcemal, che l’aveva tenuta in gabbia, ora la libera? È cambiato? O è solo un’altra manipolazione?

Decide allora di vederlo un’ultima volta, in ospedale.

La stanza è silenziosa, Gülcemal è debole, ma il suo sguardo è ancora pieno di quella luce spezzata. Deve lo osserva, poi gli sussurra: «Perché non mi odi?»

E lui, con un filo di voce, risponde:
«Perché amare davvero… significa lasciarti andare.»

Deve se ne va, confusa, devastata. L’uomo che credeva fosse un mostro, ora sembra umano. E questo la distrugge più di qualsiasi catena.

Ma nell’ombra, qualcuno osserva tutto. Zafer, la sorella di Gülcemal, ha visto l’intera scena. E non perdonerà mai Deve per quello che ha fatto. La vendetta… è appena cominciata.


Prossimamente su Gülcemal:
Tra sensi di colpa, nuovi alleati e minacce oscure, Deve scoprirà che la vera fuga non è dalla prigione di un uomo… ma da quella che il dolore ha costruito nel suo cuore.


Vuoi che scriva anche le anticipazioni della prossima puntata con Zafer al centro della scena?

Il silenzio della notte è spezzato dal respiro affannoso di Deve, chiusa nella stanza che ormai da giorni è diventata la sua prigione dorata. L’amore malato e ossessivo che Gülcemal prova per lei si fa ogni giorno più opprimente, e Deve sente che il tempo sta per scadere. Non può più vivere così: sorvegliata, controllata,…

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